Rosso Veneziano bistrot di mare

Rosso Veneziano, ristorante per mangiare buon pesce a Pistoia

Il ristorante Rosso Veneziano di Francesco Licitra nasce come rosticceria per diventare nel tempo tavola di mare di riferimento a Pistoia.

La storia del ristorante Rosso Veneziano a Pistoia è la storia della famiglia Licitra. Una storia fatta di lavoro, passione per la cucina, tenacia e lungimiranza. Tutte qualità che hanno permesso al ristorante Rosso Veneziano di diventare una brillante realtà gastronomica, orgoglio della città toscana.

Siamo nel quartiere Venezia, alle porte del centro storico, al piano terra di un condominio residenziale. Qui, nel 2010, apre per la prima volta le sue porte al pubblico una piccola rosticceria di quartiere che da subito si distingue per la qualità delle pietanze.

Con l’arrivo della bella stagione, i clienti dei negozi e degli uffici circostanti coglievano l’occasione di mangiare sul posto quanto acquistato. Per offrire ai clienti un’opportunità in più, piano piano in rosticceria iniziarono a comparire i primi tavolini.

Oggi, il ristorante Rosso Veneziano (rosso scuro è il colore della facciata del condominio, veneziano derivante dal nome del quartiere di Pistoia) è un ottimo ristorante fine dining di pesce.

In cucina troviamo ancora il patron fondatore dell’attività, Francesco Licitra con la giovane e talentuosa chef Mary Spidalieri, coadiuvati dall’estroso Roque Romero Jonathan e da Gianluca Corneli. Il timone della sala è affidato all’energico titolare e maître di sala David Licitra che, assieme e Gianluca Bennati ed alla poliedrica sommeliere Giulia Liberatore eseguono un servizio informale ma molto attento.

Il Ristorante

Ambiente moderno, non grandissimo (e questo per me è un punto a favore). Sulla destra del ristorante Rosso Veneziano di Pistoia spicca la parete scura piena di variopinti pesci disegnati, di fronte al bancone del bar. Il colore candido dell’arredamento minimal chic ed i bellissimi punti luce al soffitto danno già un’idea di che tipo di cucina aspettarsi. 47 coperti interni più 20 nella veranda chiusa esterna che in bella stagione si apre completamente accogliendo ancora una decina di coperti in più.

La cucina è basata su prodotti freschissimi, con un occhio attento alla stagionalità dei prodotti ed al rispetto per l’ambiente. La cucina di mare del Rosso Veneziano è italiana contemporanea e affonda le radici nella bella tradizione del nostro Paese. I prodotti sono declinati in piatti esteticamente attraenti con abbinamenti suggestivi, talvolta spinti e per niente banali che spingono in maniera decisa sul pedale del gusto.
Non esiste un menu degustazione vero e proprio. Ma se quella è la vostra idea, potete parlarne con il personale di sala che non mancherà d’aiutarvi a costruire un percorso degustazione su misura.

Come si mangia al ristorante Rosso Veneziano di Pistoia

Iniziamo la nostra degustazione con la capasanta scottata, foie gras caramellato, chips di riso venere e gocce di frutto della passione. La capasanta è emozionante al palato, morbidissima pur conservando un ottima consistenza. Quando s’inizia il morso, rompendo il foie caramellato, si ha il ricordo della creme brulée. Ricordo che poi svanisce all’incontro con la sapida dolcezza della capasanta. Alle gocce di frutto della passione il compito riuscitissimo di ripulire il palato e prepararlo al prossimo boccone grazie all’acidità conferita.

Calamaretti spillo ripieni di mare e vellutata con sentore di focaccia al pomodoro e rosmarino. I calamaretti sono il giusto involucro per una farcia di mare sapida e golosa cui gusto viene raccolto e perfettamente chiuso dalla vellutata sottostante.

Arriviamo al crudo d’a-mare del ristorante Rosso Veneziano a Pistoia. La presentazione del plateau di crudo è esteticamente pulita e frizzante nelle cromie. È doveroso sottolineare l’eccellente qualità di tonno ed ostriche che la fanno da padrone.

Gli spaghetti alle vongole e la catalana

Continuiamo con un piatto apparentemente semplice, gli spaghetti con le vongole veraci e bottarga di Cabras. Ottima la qualità degli ingredienti utilizzati a partire proprio dalla pasta. Porosa e ben al dente è perfetta per raccogliere il condimento ogni volta che si arrotola la forchetta. Le vongole spiccano in carnosità (avrei preferito i lupini per la loro sapidità, ma in ristorazione vengono usati raramente in quanto più piccoli, quindi meno scenici nel piatto rispetto alle veraci). Finalmente un piatto di spaghetti alle vongole non risottato!

Terminiamo la degustazione al ristorante Rosso Veneziano di Pistoia con una catalana di crostacei cotti al vapore con verdure crude e frutta. La verdura è croccantissima e condita quanto basta per esaltare il delizioso sapore dei crostacei. Fragole, kiwi, ananas, con la loro dolce acidità sugellano il piatto come il secondo migliore della serata.

La carta vini conta circa 120 etichette con un ampio spazio dedicato alle bollicine italiane e non. Per quanto riguarda gli champagne troviamo ottime etichette note ed altrettanto ottime etichette di piccole maison che esprimono eleganza, finezza, eccelsa qualità a prezzi ragionevolmente corretti.

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